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5 ELEMENTI PER SCRIVERE UNA STORIA SODDISFACENTE


Una storia è essenzialmente caos e disordine. Non sto parlando di come una persona scrive, né dell'ingarbugliare la trama tanto da costringere il lettore ad andare in terapia per lo stress.

Alla base di una storia ci sono situazioni problematiche o irrisolte, obiettivi da raggiungere, ostacoli da superare. Se andasse tutto bene e non ci fosse nulla da fare, non ci sarebbe una storia. Voglio dire, se Ulisse fosse approdato a Itaca nella prima traversata, l'Odissea non esisterebbe, giusto?

Quindi una causa scatenante mette il personaggio davanti al caos e crea un conflitto. Ecco che il protagonista deve impegnarsi per ritrovare un equilibrio che lo riporti nella sua confort zone (secondo lui. Noi che siamo scrittori sadici non siamo così convinti che tornerà alla sua tranquilla routine).

Il caos crea tensione, tentare di risolvere il problema crea tensione, i conflitti emotivi creano tensione. Questo tiene il lettore incollato alle pagine: mettere insieme gli elementi che, se dosati, forniscono energia alla storia e danno soddisfazione a chi la legge.


1) CONSAPEVOLEZZA DEL GENERE

I generi letterari esistono per una ragione, cioè far sì che le persone possano trovare storie con elementi piacevoli da leggere.

Ovviamente, ciò che è soddisfacente per un lettore di libri fantasy è diverso da ciò che lo è per un lettore di romance. Ad esempio, se eliminassimo l'amore o il lieto fine da un romance, la storia perderebbe valore per un lettore del genere. O immaginate un mistery pieno di vecchiette ficcanaso... senza alcun mistero da risolvere. Sarebbero solo delle anziane sedute a prendere un the, non esattamente Agatha Christie.

Perciò è chiaro perché, se vogliamo scrivere un certo genere di storia, dovremmo conoscere le convenzioni, gli elementi e ciò che rende quel genere ciò che è.

→ Sì, ci sono romanzi che mischiano i generi o li sovvertono, ma per farlo bisogna conoscerne a fondo le regole. Ad esempio, il weird west o il paranormal romance.

→ Sì, a volte elementi simili appaiono in generi diversi ma, se ci fate caso, creano tensione in modo differente. Di nuovo, una storia d'amore in un thriller catturerà l'attenzione del lettore in modo differente rispetto ad una storia d'amore in un romance.


2) CAMBIAMENTO E CRESCITA

Il cambiamento e la crescita sono il fulcro della trama e dell'interesse verso il personaggio.

La storia è cambiamento. Se non ci fosse il cambiamento, non ci sarebbe una storia che accade, sarebbe solo una situazione statica.

Una trama è fatta di piccoli cambiamenti che si sommano per creare il cambiamento principale. Inoltre, i cambiamenti che avvengono nella trama dovrebbero portare a dei cambiamenti nei personaggi. Se hai creato un cambiamento nella trama che non porta a un cambiamento nel personaggio... hai creato soltanto una pausa nella storia.

Ricorda, è il personaggio che fa la storia.


3) IMPREVEDIBILITÁ

Una buona storia non deve essere prevedibile. Se il lettore riesce a prevedere cosa sta per succedere, troverà la storia noiosa. In alcuni libri viene usato un colpo di scena per scuotere gli eventi, in altri procede senza grandi colpi di scena, ma in un modo che non poteva essere previsto dall'inizio.

Chiariamo, scrivere di un evento imprevedibile non vuol dire che deve essere illogico, avulso dal contesto o senza senso.

La storia deve avere una sua coerenza e gli eventi dovrebbero muoversi secondo una causalità. O ancora meglio, il personaggio dovrebbe spostarsi attraverso gli eventi secondo i suoi obiettivi, le sue credenze, i suoi desideri. Così, ogni scena in cui lui avanza è resa necessaria dalla scena precedente, secondo un meccanismo causa-effetto che ci guida lungo tutta la trama.

→ Come accade nella vita alle persone, anche quando un personaggio si comporta in maniera differente da ciò che ha rivelato o esplicitato, anche quando lui stesso non sa perché si è comportato in quel modo, dovrebbe essere motivato da quella parte nascosta (oscura o inconscia) da cui genera il conflitto interno. Cioè il suo comportamento deve avere senso e il lettore prima o poi deve saperlo.


4) MISTERI E RIVELAZIONI

Se ci pensate, ogni storia è un mistero di per sé.

Le storie sono fatte di domande sin dalla prima pagina: chi è questa persona? Cosa sta succedendo? Cosa accadrà? E diventeranno più specifiche mano a mano che la trama andrà avanti. Il mistero, il bisogno di conoscere la risposta a queste domande, crea una tensione nel lettore che continua a leggere per sapere cosa succede. E nel corso del romanzo il lettore potrà trovare le risposte.

Ora, la vostra bravura sta nell'evitare di spiattellare tutto sin dalla prima pagina, ma lasciare briciole lungo la strada, così che il lettore si arrovelli a fare ipotesi e voglia continuare a leggere per vedere se ha azzeccato le risposte (Lo strano caso di Harry Quebert, per dirne uno).

Spiegare nel primo capitolo dove sta il problema, qual è il conflitto del protagonista o chi è l'assassino, toglie energia alla storia e azzera l'interesse. Cosa leggo a fare se so già dov'è il nocciolo della questione?

La rivelazione, o la soluzione, va di pari passo col mistero e deve accadere col giusto ritmo all'interno della narrazione. È quello il punto in cui tutta la tensione accumulata si scioglie e la storia, da quel momento in poi, perde potenza.

Se durante l'avanzare della storia non rispondi alle domande che hai posto all'inizio, avrai solo una trama confusa e debole. E un lettore insoddisfatto.


5) SPERANZA E DISPERAZIONE

Nessuno nella vita fa nulla, se non è convinto che quell'azione porti a qualcosa di diverso. Se non fosse stata convinta di poter arrivare al Monte Fato, la Compagnia dell'Anello non avrebbe intrapreso il viaggio; se un innamorato non avesse la speranza di far innamorare la ragazza, non proverebbe a conquistarla; se un detective non credesse di poter catturare il serial killer, starebbe a mangiare ciambelle in ufficio. E così via.

C'è sempre speranza nella disperazione e c'è sempre disperazione nella speranza.

Senza un briciolo di speranza in una situazione di disperazione non ha senso andare avanti, perché non c'è l'energia necessaria per risolvere il problema; è solo disperazione buia su tutti i fronti. Così nella speranza ci deve essere disperazione o non ci sarebbe conflitto, e se non c'è conflitto allora tutto è già risolto e la storia è inutile.


Questi sono solo alcuni degli elementi che, secondo me, rendono una storia interessante. Non è necessario usarli tutti, probabilmente ce ne sono altri che in questo momento non sto tenendo in considerazione, ma da lettrice compulsiva posso dire che questi, insieme a una buona capacità di scrittura, mi tengono incollata a un libro sino all'ultima pagina.






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